Quando chiedere aiuto
A chiunque può succedere di cadere in stati penosi di disagio, e sperimentare, anche solo per brevi periodi, stati d'ansia o d’angoscia. Se il malessere persiste, la vita lavorativa e quella affettiva sono compromesse. Il disagio è determinato da cause esterne, ma anche da fattori psicologici, perché di fronte allo stesso problema si può reagire in modi completamente diversi a seconda delle interpretazioni che diamo a ciò che ci accade, delle nostre aspettative ecc.
Quando il malessere ci cattura e ci fa sentire impotenti è arrivato il momento di chiedere aiuto.
Superato un certo orgoglio, tutti siamo capaci di farlo con le persone di cui abbiamo fiducia e che ci vogliono bene. Ma non sempre riusciamo ad avere l'aiuto adeguato. Allora bisogna sapere che ci sono dei professionisti che conoscono e sanno trattare proprio quel genere di problema che ci ha messo alle strette. Affidarsi a uno psicoterapeuta (uno psicologo esperto in psicoterapia) con cui ci sentiamo in sintonia può essere allora il modo migliore per affrontare i problemi e imparare a gestirli in tempi brevi.
Quando il malessere entra nelle relazioni che abbiamo con gli altri e sentiamo necessario un cambiamento il nostro desiderio è che l'altro modifichi il suo modo di fare e ci venga incontro in maniera diversa; questo desiderio si trasformerà poi in pretesa e così andremo incontro a sicure delusioni. Lo psicoterapeuta in questo caso ci aiuterà a riprendere forza, indirizzandoci sulla reale possibilità di cambiare la relazione semplicemente cambiando noi stessi.
Quando i rapporti familiari prendono la piega sbagliata può succedere che il disagio si cristallizzi senza che nessuno senta di poter cambiare il sistema. In questo caso è la coppia o il gruppo dei conviventi familiari che dev’essere capace di chiedere aiuto allo psicoterapeuta.